Di ritorno da Montalcino porto con me la recente “insoddisfazione” della visita di sabato alla cantina della Tenuta
Le Potazzine. Nulla da dire nei confronti della cantina, letteralmente
stupenda. I vini? Ottimi sia il Rosso di Montalcino 2010 che il Brunello
di Montalcino 2007 e veramente degno di nota il loro Brunello di
Montalcino 2005, dove, in un annata non brillante, sono riusciti a tirar
fuori un gran bel vino, tant’è che la domenica, a pranzo nella loro
vineria al centro di Montalcino, l’ho ribevuto molto volentieri.
Immagino
che vi starete chiedendo ”ma allora qual è il problema?”, “di cosa si
lamenta questo qua?”, eccoci al punto: non concepisco le visite in
cantina dove i proprietari dell’azienda delegano un'altra persona, in
questo caso c’è proprio un addetto alle visite, senza farsi neanche
vedere. A questo punto magari starete pensando “vabbè, pure te ci vai di
sabato!”, la risposta è semplice…io non ho costretto nessuno, io ho
semplicemente chiamato in azienda il giovedì e chiesto se il sabato
pomeriggio fosse possibile visitare la cantina e mi è stato risposto di
si.
Personalmente quando vado a far visita ad una cantina non vado per sentirmi ripetere la "solita pappardella", ma per conoscere il produttore, la sua storia, la sua filosofia, il suo pensiero. E per quanto poco possano contare, per scambiare con lui/lei le mie opinioni e non ultimo per imparare qualcosa.
Purtroppo
non è andata così!
Spero che il post venga preso come una critica
costruttiva, nulla di più e nulla di meno ma spero soprattutto di avere
in futuro l’opportunità di ritornare alla Tenuta Le Potazzine e riuscire a fare una
bella visita come piace a me.
Intanto ditemi un po’…quali sono state le visite che vi hanno lasciato insodisfatti?
Comprendo e condivido pienamente. Anche io in passato ho visitato aziende in cui ho fatto la visita in stile "gruppo vacanze", con un cantiniere o un ragazzo dello staff "public relation" che in quattro e quattr'otto ti faceva fare un rapido giro in cantina e poi ti versava (a volte) due bicchieri da degustare. Uno caso cosi è stato Castello di Neive a Neive. Come scrivevo sopra, una cosa che facevo "in passato". Da tempo ormai non vado a trovare aziende in cui non è il proprietario - o per lo meno l'enologo/agronomo - ad accogliermi per farmi conoscere la sua azienda e i suoi vini, scambiando con me pareri e opinioni. Che a volte potrebbero esser costruttivi anche per lui.
RispondiEliminaIo condivido la tua stessa politica. Questa volta però avendo parlando al telefono direttamente con la Sig.ra Gorelli ho dato per scontato che alla visita ci fosse lei. Errore! Come si dice...sbagliando si impara...la prossima volta quando prenoto lo chiederò ;-)
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