domenica 10 marzo 2013

Quando il nebbiolo non "significa" langa!

Un paio di settimane fa è andata in scena un’altra piacevolissima serata con il solito bel gruppetto di amici.
Come al solito ci siamo ritrovati al Salotto Culinario dove coccolati dagli ottimi piatti dello chef Dino De Bellis questa volta abbiamo “approfondito” il tema nebbiolo “extra langhe”. Valtellina, Carema, Boca, Gattinare, Ghemme, Lessona e non solo...
Come consuetudine abbiamo aperto con due bollicine, una italiana ed una francese, una bianca ed una rosa, il San Giorgio Erbaluce di Caluso Spumante 2007 Cieck e lo Champagne Rosè de Saignée Brut Fleury.
L’italiano è interessante, ha un bel naso agrumato e giocato su sentori di erbe aromatiche ed in bocca è bello asciutto, di buona persistenza e bella beva.
Lo Champagne è invece molto affascinante con un bel bouquet di piccoli frutti rossi, lamponi su tutti, scorza di pompelmo rosa, profumi dolci di pasticceria appena sfornata ed un’ammaliante mineralità. Il sorso è accattivante, teso, intenso e persistente, il bicchiere finisce in un attimo.